Siamo in estate ed è tempo di vacanze! Diversi studi scientifici supportano l’importanza delle ferie per il nostro benessere.
Uno studio condotto dalla Syracuse University ha evidenziato la relazione tra vacanze e rischio di sindrome metabolica. Per sindrome metabolica si intende una serie di condizioni che aumentano notevolmente il rischio di malattie cardiache, ictus e diabete.
Dallo studio è emerso che le persone che avevano fatto più giorni di vacanze nell’anno precedente lo studio presentavano i sintomi della sindrome metabolica in misura nettamente minore: nel complesso il rischio è diminuito di quasi un quarto con ogni vacanza aggiuntiva rispetto al gruppo di soggetti partecipanti allo studio che non avevano fatto vacanza.
Secondo un altro studio condotto in 20 anni su donne partecipanti al Framingham Heart Study (della Boston University) è emerso che le donne che facevano vacanza solo una volta ogni sei anni o meno avevano una probabilità quasi otto volte maggiore di sviluppare malattie coronariche o avere un attacco cardiaco rispetto a coloro che avevano preso fatto due vacanze all’anno.
Uno studio della durata di nove anni presso l’Università statale di New York a Oswego ha rilevato che le ferie ogni anno riducono il rischio complessivo di morte di circa il 20% e il rischio di morte per malattie cardiache del 30%.
Secondo uno studio dell’università di Vienna in Austria le partecipanti hanno sperimentato meno dolori fisici dopo aver fatto una vacanza e si sentivano ancora meglio cinque settimane più tardi.
Secondo uno studio condotto su quasi 1400 donne dell’Università di Pittsburgh, le donne che trascorrono più tempo in attività piacevoli , comprese le vacanze, vantano anche un fisico più sano. Coloro che hanno registrato il maggior tempo di vacanza avevano una circonferenza della vita inferiore.
La considerazione che si può trarre da questi studi è che le vacanze possano essere forma di medicina preventiva. Nel mio lavoro quotidiano incontro spesso persone che hanno difficoltà a fare vacanze perché le aziende per cui lavorano non danno tanta importanza alle ferie. Considerando le ferie nell’ottica del lavoratore è evidente che ne possono beneficiare anche le aziende: meglio un dipendente che sta bene ed è in forma, anche se si assenta per alcuni giorni all’anno piuttosto che uno sempre presente che poi si ammala.
Le vacanze permettono un cambiamento di contesto che stoppa la routine e allenta le pressioni abituali. Ovviamente si tratta di vacanza che rinfresca il corpo e la mente se si stacca anche la spina dello smartphone e del laptop.
Fonti:
Bryce Hruska e altri, “Vacation frequency is associated with metabolic syndrome and symptoms”, Psychology & Health, 17 giugno 2019,
Myocardial Infarction and Coronary Death among Women: Psychosocial Predictors from a 20-Year Follow-up of Women in the Framingham Study
Elaine D. Eaker e altri, ” Myocardial Infarction and Coronary Death among Women: Psychosocial Predictors from a 20-Year Follow-up of Women in the Framingham Study” American Journal of Epidemiology, Volume 135, Issue 8, 15 April 1992, Pages 854–864,