La quarantena è spesso un’esperienza spiacevole per coloro che la subiscono. La separazione dai propri cari, la perdita di libertà, l’incertezza sullo stato della malattia e la noia possono, a volte, avere un impatto importante.
I potenziali benefici della quarantena di massa obbligatoria devono essere attentamente valutati rispetto ai possibili costi psicologici.
A seguito di una richiesta dell’OMS la rivista scientifica inglese The Lancet* ha fatto una revisione di più di 3000 articoli scientifici che analizzavano gli effetti delle pandemie nel passato.
Sono stati individuati effetti psicologici dovuti a fattori stressanti durante la quarantena ed effetti psicologici dovuti a fattori stressanti post quarantena.
Tra gli effetti psicologici dovuti ai fattori stressanti durante la quarantena vi sono:
- Durata stessa (periodi più lunghi di quarantena erano associati a sintomi di stress post-traumatico, comportamenti di evitamento e rabbia.
- Paura dell’infezione (sono state riportate paure per la propria salute e/o di infettare gli altri).
- Frustrazione e noia (la perdita della solita routine e il ridotto contatto sociale e fisico con gli altri hanno spesso dimostrato di causare noia, frustrazione e un senso di isolamento dal resto del mondo che si è dimostrato angosciante per i partecipanti.)
- Scorte inadeguate (ad es. cibo, acqua, vestiti o anche cure mediche, durante la quarantena era fonte di frustrazione e l’ansia e la rabbia correlata sono durate anche nei 4–6 mesi dopo).
- Informazioni inadeguate (scarse informazioni dalle autorità di sanità pubblica mancanza di linee guida chiare e insufficienti sulle azioni da intraprendere e confusione sullo scopo della quarantena).
Tra gli effetti psicologici dovuti ai fattori stressanti post quarantena vi sono:
- Aspetti economici (la perdita finanziaria a causa della quarantena ha creato un grave disagio socioeconomico ed è da considerare un fattore di rischio per l’insorgenza di rabbia e ansia anche diversi mesi dopo la quarantena).
- Stigma (si tratta di un tema importante che continua anche dopo la fine dell’epidemia).
*Estratto da “The psychological impact of quarantine and how to reduce it: rapid review of the evidence” The Lancet, 26 febbraio 2020